| (Jamma) – Francesco Pirrello, presidente AGGE Coordinamento nazionale, commenta l’intervista al dottor De Luca definendola “Un cavallo di Troia utile per capire ancora di più che il Governo e alcune lobby ci vogliono solo distruggere. Poco importa loro del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP)”. “Nell’attesa – continua Pirrello – del Convegno Nazionale che stiamo organizzando a Milano, l’intervista al dottor De Luca è stata richiesta e sollecitata dal Coordinamento Nazionale dell’A.G.G.E. Sardegna. Qualcuno può pensare che abbiamo fatto un autogol chiedendo ad un detrattore delle Slot e del Gioco d’azzardo in generale di parlare male di noi, in casa nostra. Ma invece non è così. De Luca non è certo a libro paga della nostra categoria ma nemmeno delle lobby e tantomeno è filogovernativo. È un professionista indipendente, autorevole e probabilmente la sua coerenza e obiettività non sempre lo renderanno simpatico a tutti. Di sicuro conosce bene luci ed ombre del Gioco dal punto di vista della salute e dell’impatto sociale delle sue patologie. Non è stato leggero e compiacente con nessuno. Sono parole forti quelle del dottor De Luca quando afferma che lo Stato vuole occuparsi del problema ma non ha senso se permane il conflitto di interessi. Non si tratta solo di Slot, cita anche i Gratta e vinci, bingo, scommesse, online, e quant’altro. E parla di assurdità come far prima aprire i bar e metterci dentro le slot e poi premiare quelli che le tolgono. Sentirlo paragonare lo Stato a chi prima fa piovere bombe e dopo afferma che è interessato alla salute di chi bombarda non ci fa infuriare. Anzi ci da ragione perché ci sentiamo presi in giro da uno Stato che prima ci fa lavorare, pagare tutte le tasse, creare ricchezza e lavoro onesto, operare in condizioni di insicurezza per poi darci il benservito e metterci in strada. E poi scopri le carte del Governo (questo si che è gioco d’azzardo) e capisci che ci stanno azzerando non per le “priorità sociali” ma semplicemente per recuperare 500 milioni di Euro e per accentrare quasi 90 miliardi di Euro annuali su pochi operatori “terrestri” e online, garantendosi comunque un introito enorme, non affrontando seriamente le ludopatie e facendo passare noi per gli untori. Ecco perché siamo soddisfatti per questa intervista, perché al di là di tutto viene riconosciuto a chiare lettere che ciò che sta succedendo oggi nel nostro settore non è che un bluff inutile e assurdo, a nostro danno. Una condanna a morte di migliaia di piccoli operatori a cui ci stiamo opponendo come possiamo, con tutti i mezzi legali, mentre si potevano – ed uso le parole dell’intervistato dottor De Luca – “produrre regole concordate che per ora non ci sono”. Sarebbe davvero interessante avere De Luca ospite al nostro convegno, così come qualcuno dei rappresentanti del Governo”. |