05/02/2023
 Messaggero Veneto
  
 Gioco d’azzardo e giovani
  
 

Sono giovanissimi e giocano d’azzardo. Spesso mamma e papà lo sanno e sono proprio loro a chiedere aiuto. La ludopatia è diventata un’emergenza che riguarda anche i ragazzi. Si tratta di una vera e propria dipendenza che, nella maggior parte dei casi, porta ad ansia, depressione e incapacità di reagire. I videogiochi a volte fanno da incubatore rispetto al gioco d’azzardo perché già all’interno di alcuni di essi per avanzare di livello bisogna spendere soldi. Non sono pochi, anche in provincia di Udine, i minori che dilapidano la paghetta dei genitori alle slot prima di andare scuola, nella sala scommesse dopo pranzo oppure alle macchinette nei centri commerciali. Il fenomeno è in crescita e ha avuto un aumento esponenziale durante il lockdown. Il dottor Rolando De Luca, psicologo e psicoterapeuta, fondatore e responsabile del Centro di Terapia di Campoformido per giocatori d'azzardo e loro familiari, spiega che il 42% per cento dei ragazzi dai 14 ai 19 anni, secondo uno studio effettuato nel 2021 da Espad Italia, è entrato in contatto con il gioco d’azzardo almeno una volta. . Dal 1° gennaio 2012 è in vigore la legge che vieta ai minori di 18 anni di accedere a giochi con vincita in denaro ma i controlli non sono sempre adeguati. . In ogni momento in cui ci si collega on line, si aprono schermate che propongono giochi con l'illusione di facili vincite.

Scheda
Negli ultimi decenni, in particolar modo nei Paesi industrializzati, il gioco d’azzardo è in costante espansione. Proprio per trovare una strategia terapeutica tale da consentire ai giocatori d’azzardo e alle loro famiglie di essere assistiti nel percorso terapeutico per la cura della ludopatia, nel 1995, il dottor Rolando De Luca, psicologo e psicoterapeuta, ha iniziato un lavoro assieme ad alcuni giocatori d’azzardo e alle loro famiglie. L’iniziativa ha avuto ottimi risultati tanto che nel 1998 si è proceduto alla costituzione del primo gruppo terapeutico dei giocatori e dei loro familiari. Il Comune di Campoformido ha patrocinato l’iniziativa mettendo a disposizione una sala per gli incontri dei gruppi terapeutici e un recapito telefonico cui rivolgersi in caso di necessità. Attualmente i gruppi di terapia seguiti sono dieci e coinvolgono, tra giocatori d’azzardo e familiari, oltre centottanta persone. Da Campoformido i gruppi, dopo l’emergenza Covid, sono stati trasferiti nella sede operativa di Faedis. Il 29 novembre 2006 il consiglio comunale di Campoformido, primo in Italia, ha approvato un ordine del giorno (inviato per l’approvazione a tutti i comuni della Regione) contro la proliferazione del gioco d’azzardo. Il 25 maggio 2000 si è costituita legalmente l'associazione degli ex Giocatori d'azzardo (Agita) e delle loro famiglie con sede a Campoformido, in Largo Municipio, della quale è presidente il triestino Dario Bencic. L'associazione ha sede nel municipio di Campoformido perché l'amministrazione comunale della cittadina ha ritenuto che gli scopi statutari siano d'alto contenuto sociale.


La storia
Ha sottratto l’oro di famiglia, ricordi di una vita dal valore affettivo inestimabile, e le carte di credito dai cassetti di mamma e papà per un totale di oltre 10 mila euro, soldi rubati che ha poi utilizzato per le scommesse sportive. Lei, una ragazza friulana di 17 anni, per mesi ha tenuto nascosto il furto ai genitori, che, in un primo momento, hanno pensato di essere stati derubati dai malviventi. La verità è venuta a galla dopo circa due mesi. .

Scritto da: Messaggero Veneto